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“Conserva$ione E[x]perimentale”

Gli edifici e i monumenti stanno diventando sempre più spesso un “ostacolo” ai cambiamenti inevitabili necessari per accogliere nuove funzioni e adattarsi all’evoluzione dell’identità sociale. Spinti dalla scarsità di risorse e dalle realtà contemporanee, gli architetti sono costretti a riscrivere scenari esistenti invece di crearne di nuovi. La crescente rilevanza di metodi di conservazione sperimentali è legata alla pressione istituzionale per preservare il modernismo del dopoguerra, alle normative sul patrimonio culturale e alla mancanza di idee nelle pratiche attuali.

“Conserva$ione E[x]perimentale” esplora e analizza metodi che si spingono oltre i confini delle discipline tradizionali, considerando la conservazione come una sfida creativa e intellettuale.


Una mostra è stata allestita nello spazio di architettura MAD, in via Elizabetes 2, Riga, il 1° dicembre 2020. Era basata sulla mia tesi magistrale del 2017, ispirata al libro Preservation Is Overtaking Us di Rem Koolhaas e Jorge Otero-Pailos.

Purtroppo, la mostra non ha avuto luogo a causa delle restrizioni legate al Covid-19. Quest’anno, in seguito alle decisioni affrettate sulla demolizione del monumento nel Parco della Vittoria, ho deciso di riproporre la mostra in formato digitale tramite storie e post su Instagram.


👉 Versione completa disponibile qui >>> Conserva$ione E[x]perimentale


Sperimentale – si riferisce a processi legati alla sperimentazione e basati sul test. Indica anche un processo in fase di sviluppo. Nell’ambito della conservazione del patrimonio culturale, un esito negativo può essere fortemente criticato o considerato come un degrado del patrimonio. Tuttavia, la sperimentazione sugli oggetti architettonici è necessaria per approfondire la conoscenza del patrimonio e migliorarne la conservazione futura.

Gli specialisti che praticano la conservazione sperimentale non glorificano l’atto stesso della sperimentazione, come avveniva negli anni ‘60 e ‘70 da parte di architetti, artisti e scienziati modernisti. Essi adottano metodi alternativi senza rinunciare completamente a quelli tradizionali, offrendo nuove possibilità oltre i meccanismi istituzionali. Alla base dell’esperimento ci sono creatività e applicazione libera degli strumenti di ricerca.


Conservazione – in architettura, è usata principalmente in riferimento a monumenti e edifici storici (o loro parti). Implica l’identificazione degli elementi di valore secondo gli standard legali.

Nel dizionario anglo-lettone del 2006 di Sigurds Grava, Preservation of monuments è tradotto come conservazione (protezione) dei monumenti. La parola tra parentesi (protezione) chiarisce il contesto d’uso.

Nel contesto della Conserva$ione E[x]perimentale, questa traduzione sarebbe scorretta, poiché implicherebbe una manipolazione non autorizzata del patrimonio culturale. In questo progetto, “conservazione” significa non demolizione degli oggetti, non applicazione di meccanismi normativi.

L’immagine mostra l’edificio in via Elizabetes 2, ridotto al numero minimo di pixel per conservarne la forma. Lo schizzo su carta quadrettata è stato ingrandito a 90x90 cm e stampato in un’unica copia.


Sintesi

Nel campo della conservazione, si ritiene che la forma dell’edificio e la sua conservazione siano elementi prioritari rispetto ad altre qualità, in contrasto con il principio modernista form follows function.

Con il cambiamento dei tempi, la forma dell’edificio dovrebbe adattarsi alle nuove qualità urbane.

Gli edifici del modernismo post-bellico sono stati costruiti in un’epoca di automobilizzazione, spesso su lotti “tabula rasa”, completamente spianati. In questo contesto, la sperimentazione rappresenta una risposta adeguata.


La demolizione totale è l’ultima soluzione.

La conservazione può includere anche azioni distruttive – ad esempio, l’abbattimento di una parete o la rimozione di una facciata per svelare qualcosa di nascosto.

La pratica attuale è orientata alla protezione dei monumenti, non alla conservazione della città come organismo vivente.

Le città stanno diventando insiemi di monumenti architettonici.

info@deiarh.com

+371 29297012

Pērses iela 14-3

LV-1011 Rīga

SIA "DEI ARH" reģ.nr. 40103992181

Atveseļošanas fonda ietvaros veic ieguldījumu komercdarbības procesu uzlabošanā: mājas lapas izstrādē. Finansē Eiropas Savienība NextGenerationEU un Nacionālās attīstības plāns.

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